GEETAJI’S CLASS 1

ADHO MUKHA SVANASANA

TADASANA (MATTONE TRA LE COSCE- INGUINI)

TRIKONASANA

TADASANA (MATTONE)

PARSVAKONASANA

TADASANA (MATTONE)

VIRABHADRASANA II

TADASANA (MATTONE)

VIRABHADRASANA I

 

SUKHASANA (esterno cosce si estendono in avanti verso le ginocchia per portare il sacro in giù, l’interno delle cosce viene portato indietro verso gli inguini in modo che i femori vadano verso la sede articolare e l’osso pubica vada in su)

 

VIRABHADRASANA I (parte anteriore della coscia verso ginocchio, dietro della coscia verso sede del femore- in relazione alla gamba avanzata)

 

TADASANA (MATTONE)

ADHO MUKHA SVANASANA

UTTANASANA

SIRSASANA

ADHO MUKHA VIRASANA

BADDHA KONASANA (SEDUTI SU MATTONE LARGO E PIATTO)

UTTHITA UPAVISTHA KONASANA (SEDUTI SU MATTONE)

UTTHITA UPAVISTHA KONASANA

PASCHIMOTTANASANA

SETU BANDHA (COL MATTONE)->CHATUSPADASANA

SAVASANA

 

TEMA

Sacro in giù, pube in su, ano verso il pavimento, dato ciò organi addominali rilassati, cervello rilassato, mente quieta.

Il lavoro col mattone e alternare Tadasana col mattone ad ogni posizione aiuta a percepire tali principi. Con questa attenzione nell’azione ininterrotta, si entra in uno stato di meditazione nell’azione.

Questo stato di meditazione può essere raggiunto perché quando il sacro scende e il pube sale gli organi addominali si rilassano e con essi anche il cervello.

O meglio, la parte del cervello frontale e razionale si rilassa, mentre si attiva la parte basale e posteriore, la parte intuitiva.

Quando si entra e si permane in uno stato di quiete, ma si è nello stesso tempo presenti, attivi, coscienti, nel e del corpo, si scopre l’essenza del nostro essere più profondo ”lo spirito”, il Brahman.

La stessa parola Brahmacharya non significa solo continenza, ma anche stare nel Brahman.

Questa condizione può essere scoperta in noi stessi semplicemente riuscendo ad abbassare il sacro e sollevare il pube.

Continuare a praticare Tadasana con l’aiuto del mattone aiuta non solo ad allineare il bacino con il resto del corpo, sacro in giù e pube in su, nelle altre posizioni che seguono durante la lezione, ma anche a permanere durante tutte le posizioni nella condizione di stato nel Brahman, Bramachya.

Dopo la sequenza fatta e la condizione interna raggiunta, sostenuta e mantenuta, SAVASANA potrà essere praticato nel modo che più gli si addice, non solo per riposarsi dalla fatica di due ore di lezione ma potendo abbandonare tutto il proprio essere a questo stato di ascolto e osservazione del Brahaman che coincide con una stato di abbandono della struttura fisica e organica verso il pavimento. La tendenza della mente e del corpo è sempre quella di voler attivarsi, di volersi alzare, di pensare a cosa si dovrà fare poi, di programmare (UTTANA CHITTA E UTTANA SARIRA).

Mentre la condizione in cui si deve permanere e su cui bisogna insistere perché possa essere mantenuta è quella di CHITTA VRTTI NIRODHA E SHARIRA NIRODA.